Ispirati dal mirabile racconto “Le città invisibili” di Italo Calvino, i bambini delle classi terza, quarta e quinta della primaria, indirizzo MUSA, hanno ideato, progettato e costruito le loro città invisibili, fatte di immaginazione, memoria e desideri. Edifici nati attraverso lo spirito di cooperazione, l’equilibrio e uno straordinario senso estetico.
Ecco i risultati del loro lavoro:
